mercoledì 8 maggio 2013

M5S, i parlamentari non vogliono rinunciare alla diaria

C'è chi dice 'No'. Nonostante la lettera nero su bianco a firma di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in cui si invita caldamente a restituire diaria, rimborsi e somme accessorie, i 5 Stelle -tramite un sondaggio interno- hanno chiaramente espresso la volontà di tenere quei soldi. Bene dimezzare da 10 mila euro lordi a 5 mila euro lordi il compenso parlamentare, restituendo dunque allo Stato la metà; ma rimborsi per i taxi e il mantenimento a Roma sono considerati irrinunciabili.


Così uno stralcio della lettera che Beppe e il cofondatore del MoVimento hanno mandato ai neo eletti: "i parlamentari devono percepire solo 5.000 euro lordi di indennità e ogni altro rimborso relativo a spese effettivamente sostenute rendicontate periodicamente. La differenza dovrà essere destinata al fondo di solidarietà".
Ebbene, la votazione di ieri interna al MoVimento parla chiaro: su 163 parlamentari hanno vitato 132 e di questi il 48%chiede che le diarie vengano mantenute. Il 36% invece è per trattenere dalla diaria soltanto le spese rendicontate. Il resto dei parlamentari ha espresso ipotesi che non sono state prese in considerazione.
Ma vediamo, parlando di indennità accessorie, di quali cifre si tratta.  La diaria consta di 3.500 euro ed è prevista per il mantenimento a Roma e viene data a tutti, anche a chi già abita in città. Sono 3.690 i soldi destinati ai collaboratori e mille per gli spostamenti in taxi dal momento che navi, treni e aerei sono rimborsati. A questi vanno aggiunti 3.098 euro annui di telefono. 
Fonte da : International  Busines Time

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