Campionessa
di assenteismo al Comune di Ravenna... come assessore allo sport costò
ben 260mila euro... e non solo! È costato caro ai contribuenti di
Ravenna avere la Idem in giunta dal 2001 al 2007 per convincere gli
scolari a fare sport! Il calcolo è stato reso noto dal consigliere
comunale Alvaro Ancisi. A carico dei bilanci comunali figurano
237.813,55 euro come indennità di carica lorda, cui si
aggiungono 12.228,41 euro di rimborsi spese e altri 8.642,00 euro per
contributi previdenziali. Questi ultimi rappresentano l'ultimo capitolo
dello scandalo che si addensa sul ministro delle Pari opportunità: si
era fatta assumere da una società del marito 10 giorni prima di essere
rinominata assessore e, dopo il reincarico, si era messa in aspettativa
chiedendo al Comune di versare i relativi contributi all'Inps. Sulla
storia degli oneri previdenziali perfino il suo grande sponsor Mercatali
ora storce il naso: «Niente di illegale, ma di inopportuno sì -
confessa a Repubblica - Per carità, la legge lo consente, ma un conto è
essere dipendenti di un'azienda, un conto esserlo del marito. Non è una
bell'immagine». Sulla palestra, invece, l'ex sindaco ammette a
malincuore che potrebbero configurarsi reati: «Se era privata e serviva a
lei per allenarsi, è un conto. Se invece la struttura era di uso
pubblico, siamo di fronte a un abuso edilizio, quindi a un reato penale.
In questo caso vedo difficile che possa restare al suo posto». La
Procura è in campo e la polizia municipale di Ravenna sta facendo delle
verifiche. Gli accertamenti saranno determinanti per individuare
eventuali ipotesi di reato. UNA PERSONA DEL GENERE NON PUO' STARE AL
GOVERNO E RAPPRESENTARE IL NOSTRO PAESE.... DIMISSIONI SUBITO!!!!!!
lunedì 24 giugno 2013
venerdì 21 giugno 2013
Destra Nazionale Europea
Cari GUERRIERI, odio avere sempre ragione... ma quando la propria
identità viene svenduta... questi sono purtroppo i risultati! Ha
iniziato Fini, sciogliendo AN, ha proseguito Storace, tradendo la Destra
Sociale, poi ancora La Russa, creando
una "setta politica" ed ora... è stata la volta di Alemanno: per
garantire un posto alla moglie (ora consulente del Ministro Alfano agli
Interni) ha finito per distruggere del tutto la Destra! Pur di
garantirsi una poltrona, questi signori si sono venduti a Berlusconi!
VERGOGNA!!! Almirante ci aveva insegnato ad essere leader, non schiavi
di una coalizione! E noi, ora finalmente liberi, continueremo su quella
strada... CON LA GENTE, TRA LA GENTE, PER LA GENTE! Tutti insieme, di
nuovo uniti, per riprenderci l'ITALIA, con persone nuove, libere,
oneste, capaci e, soprattutto, non in vendita! Ritrovando la nostra
STORIA, i nostri VALORI, la nostra IDENTITA'... ricreando una Destra
Nazionale Europea... vera, unica e costruttiva!
LA PAROLA AL POPOLO! BY IL GUERRIERO..
LA PAROLA AL POPOLO! BY IL GUERRIERO..
giovedì 13 giugno 2013
Kyenge arriva con le sirene spiegate, scorta contestata
Qualcuno ha urlato 'vergogna, vergogna', protestando per la modalita' piu' che per il ministro Kyenge che neanche era stato individuato. (AGI) .
Le sirene spiegate di un'auto della Guardia di Finanza che, insieme alla scorta, accompagnava il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, a un convegno, e la velocita' in un tratto di strada contromano, hanno provocato la protesta di una decina di persone in via Terruggia a Milano. Il 'corteo' del ministro formato da tre auto ha infatti percorso una decina di metri nel senso contrario di marcia, proprio nei paraggi di una zona dove questa mattina c'e' il mercato.
martedì 4 giugno 2013
E arrivano le prima tasse del governo Alfano-Letta
Adesso non potranno accusare un “esterno” (Mario
Monti), né lamentare il fatto che la scelta non sia dipesa da loro: del
governo in carica, infatti, loro fanno parte, e con mansioni di rilievo.
Alfano e Letta, come primo atto politico, hanno deciso di rincarare l’Iva gravante sui gadget venduti assieme ai giornali e alle riviste, che lieviterà dal 4 al 21%, e quella che si applica alle bevande e gli snack dei distributori automatici, che passerà dal 4 al 10%. Il ricavato servirà a finanziare gli ecobonus: gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e all’acquisto di mobili.
Avrebbero potuto tagliare la spesa, e trovare in tal modo le necessarie coperture. Siccome, però, son socialisti, hanno preferito ricorrere al mezzo prediletto dal loro partito (il PUdI: Partito Unico dell’Imposta): l’incremento del prelievo fiscale.
E non finisce qui.
Daniele Capezzone, che pure qualche settimana fa aveva proposto una risoluzione meritevole d’encomio, in quanto finalizzata a porre un freno a talune misure da Stato di Polizia tributaria varate dal governo Berlusconi nella precedente legislatura, a cominciare dal famigerato “solve et repete”, ha ripreso in mano, apponendovi la propria firma, il Ddl avente ad oggetto la riforma delle tax expenditure, ovvero delle agevolazioni fiscali (e di cui avevamo parlato in questo post), e quella del catasto che il governo Monti, ringraziando Iddio, non era riuscito ad approvare.
Ebbene, riformare il catasto e le detrazioni e deduzioni fiscali, vuol dire solo una cosa: far pagare ancora più tasse a qualcuno (ca nisciun’ è fess’).
Alfano e Letta, come primo atto politico, hanno deciso di rincarare l’Iva gravante sui gadget venduti assieme ai giornali e alle riviste, che lieviterà dal 4 al 21%, e quella che si applica alle bevande e gli snack dei distributori automatici, che passerà dal 4 al 10%. Il ricavato servirà a finanziare gli ecobonus: gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e all’acquisto di mobili.
Avrebbero potuto tagliare la spesa, e trovare in tal modo le necessarie coperture. Siccome, però, son socialisti, hanno preferito ricorrere al mezzo prediletto dal loro partito (il PUdI: Partito Unico dell’Imposta): l’incremento del prelievo fiscale.
E non finisce qui.
Daniele Capezzone, che pure qualche settimana fa aveva proposto una risoluzione meritevole d’encomio, in quanto finalizzata a porre un freno a talune misure da Stato di Polizia tributaria varate dal governo Berlusconi nella precedente legislatura, a cominciare dal famigerato “solve et repete”, ha ripreso in mano, apponendovi la propria firma, il Ddl avente ad oggetto la riforma delle tax expenditure, ovvero delle agevolazioni fiscali (e di cui avevamo parlato in questo post), e quella del catasto che il governo Monti, ringraziando Iddio, non era riuscito ad approvare.
Ebbene, riformare il catasto e le detrazioni e deduzioni fiscali, vuol dire solo una cosa: far pagare ancora più tasse a qualcuno (ca nisciun’ è fess’).
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