mercoledì 8 maggio 2013

Campidoglio 2013. Liste dimezzate: la rabbia degli esclusi. Parla Proietti

proiettiL’Ufficio elettorale di Roma Capitale ha ricusato quattro delle 22 liste in corsa per la volata in Campidoglio. Motivi diversi, ovviamente. C’è chi non ha presentato le firme necessarie e chi non le ha consegnate in tempo: «Il nostro è stato un errore umano», sostiene Gemmo, il candidato della lista Pci, escluso dalla competizione.
Ma Riccardo Proietti, leader di Alleanza Tricolore proprio non ci sta. Contattato da IntelligoNews racconta la sua versione dei fatti: «Delle 1258 firme che abbiamo consegnato quasi 300 non sono valide. Ma perché? In base a cosa? Per quale motivo?». Ha chiesto spiegazioni, ma avrebbe ricevuto «solo porte in faccia». C’è da aspettare, dunque. «E quanto?», ha lamentato lui. Il tempo necessario, è stata la piccata risposta dell’addetto all’ufficio elettorale. Ha fatto ricorso, Proietti. Ma non otterrà risposte prima di dieci giorni, quel “tempo necessario” per ricontrollare la validità di quelle firme. Ed eventualmente per riammettere la lista. Lista che, stando all’ufficialità di questi giorni, non potrà ancora iniziare a far campagna elettorale. Proietti non potrà partecipare agli incontri con i cittadini, né essere invitato a trasmissioni di tv locali. Non potrà affiggere manifesti, né confrontarsi con gli altri competitors. Forse tornerà in pista tra due settimane, «quando lor signori (gli impiegati della Commissione, ndr) stabiliranno il da farsi», dice lui. C’è rabbia nella sua voce. Si sente tradito anche dalla burocrazia della sua città. Soprattutto perché, rispetto ai grandi partiti o ai candidati big, la visibilità che gli riservano i media nazionali è poca, risicata, da trafiletto. «E se fra dieci giorni mi riammetteranno – continua Proietti – tutto questo “tempo perso” chi me lo ripaga?».
 

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