Informazione :sentenza n. 3756 del 9 marzo 2012 la Corte di Cassazione ha stabilito che la TIA (tassa sui rifiuti solidi urbani )
INFORMAZIONE:
Per chi non lo sapesse ancora, con sentenza n. 3756 del 9 marzo 2012 la
Corte di Cassazione ha stabilito che la TIA (tassa sui rifiuti solidi
urbani ) è un tributo e come tale non è soggetto ad IVA. Di conseguenza,
se vedete che i vostri comuni applicano l’IVA sull'importo da
corrispondere, non dovete pagarla! Inoltre, se l'IVA vi è stata
applicata anche in passato, avete diritto al rimborso del 10% sui 10
anni retroattivi; richiedendo il rimborso, bloccherete di fatto l’IVA
sulle vostre prossime fatture.
Chi non lo fa,si troverà a
continuare a pagare tutto come prima perché, come capita purtroppo in
Italia, gente come anziani o fasce inferiori, che non conoscono i loro
diritti, non ne usufruiscono “in automatico”, ma solo se ne accorgono e
fanno richiesta. Pertanto, è importante
che siano informati tutti, visto che se ne guardano bene dal farlo!
Anche se non ha valore normativo, la sentenza dà maggior peso a
eventuali richieste di rimborso. Ma non è automatica la restituzione dei
soldi.
Ma attenzione, dal momento che le sentenze non sono legge, la restituzione dei soldi non sarà automatica.
Detto ciò, si deve accertare che nelle proprie bollette sia stata
addebitata l’IVA e che quindi è stata versata. Se così fosse, si chiede
alla società che gestisce il servizio dei rifiuti, di sospendere dalla
prossima bolletta utile, l’applicazione dell’IVA al 10% e
contestualmente si chiede il rimborso dell’IVA versata e non dovuta.
Il rimborso entro 60 giorni dall’istanza.
Qualora poi il gestore neghi il rimborso, nulla vieta di citarlo in
giudizio. Occorre valutare la convenienza di una scelta che, considerato
i tempi della giustizia italiana, potrebbero essere lenta. Il rimborso
deve essere erogato entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza di
rimborso, in un’unica soluzione proprio dal gestore del servizio
pubblico che ha applicato la tariffa e addebitato l’IVA, oppure dal
Comune, ma solo quando sia stato proprio quest’ultimo ad aver applicato
la tariffa
Con la manovra di dicembre il nuovo Governo sembra
aver dato un colpo di spugna alla questione complessa di Tarsu, Tia1 e
Tia2, mandandole tutte in pensione. Infatti, a partire dal 2013 dovrebbe
nascere un nuovo tributo comunale su rifiuti e servizi che sostituisce
le vecchie tariffe. La legge istitutiva parla di un tributo e, come
tale, non deve esser soggetto a IVA.
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