IL TAR DEL LAZIO SCHIANTA EQUITALIA: LE CARTELLE SONO TUTTE NULLE!
domenica 5 maggio 2013
«Le cartelle di Equitalia e gli avvisi delle Agenzie delle Entrate sono
tutti nulli. Ciò deriva da una importante sentenza del TAR Lazio. Il
Tribunale amministrativo ha stabilito che, all’interno delle Agenzie
delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non
ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli
e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia.»
«La
questione è stata affrontata anche dalla stessa Corte dei Conti e dal
Consiglio di Stato. Quest’ultimo sostiene, tra le righe, che Equitalia
S.p.a. agendo in qualità di agente della riscossione, in quanto
concessionario di un pubblico servizio, deve utilizzare, per tutte le
incombenze, personale che opera in regime di diritto pubblico, ossia
Dirigenti della Pubblica Amministrazione.»
«Così, i restanti
posti sono stati coperti con incarichi fiduciari, conferiti in barba
alla legge secondo logiche clientelari. A coprire carichi dirigenziali
sono stati chiamati semplici impiegati, che non avevano neanche la
qualifica di funzionari e neanche quelli che sono stati retrocessi alla
nona qualifica funzionale (i quadri). Così, a comandare sui dirigenti
vengono chiamati dei semplici impiegati.»
(Sintesi della sentenza Tar Lazio n. 6884)
Ed ora veniamo ai commenti di esperti e operatori del settore.
767 funzionari di Equitalia su 1146 sarebbero “abusivi”, quindi i loro
atti nulli. Ma non è dato sapere chi siano. Motivi di sicurezza. Una
delicatezza che non è stata usata per gli italiani e i loro conti
correnti, ormai obbligatori per tutti per questioni di tracciabilità del
denaro. Si, il nostro!In nome del principio di trasparenza, voluto
dalla stessa Costituzione Eq uitalia sarà costretta a pubblicare i nomi
dei funzionari coinvolti nel procedimento di riscossione del tributo, a
differenza di quanto dichiarato precedentemente dall’ente che motivava
la sua scelta con motivi di sicurezza. Il caso nasce dopo la richiesta,
da parte di un contribuente, di conoscere il nome del funzionario che si
occupava della sua pratica, per poter meglio valutare la sua strategia
di difesa ed è in parallelo con quello di 767 dirigenti dello stesso
ente la cui nomina è avvenuta attraverso procedure non corrette e quindi
è stata decretata come nulla. La particolarità della questione nasce
proprio dal fatto che questo piccolo esercito di funzionari è entrato a
far parte della “famiglia” di Equitalia (una sorta di famiglia Addams ma
completamente antipatica), senza attraversare l’iter classico per
l’assunzione del personale, ovvero niente concorso nè graduatorie pre
esistenti. Nessun controllo, nessuna documentazione. Una ingiustizia per
il cittadino il quale deve presentare, da adesso, una serie di
scartoffie firmate anche da genitori e parenti in caso di regali
particolarmente costosi oppure di prestiti che, in periodo di crisi,
siamo sempre più spesso a chiedere, a tutto discapito di una “normale”
dignità umana che diventa sempre più rara. (trendonline)
Sarebbero nulli tutti gli atti emessi dalla Agenzia delle Entrate e, di
conseguenza, le cartelle esattoriali di Equitalia formate sulla base di
ruoli delle Agenzie delle Entrate: la ragione è perché il Fisco ha fatto
fino ad oggi firmare i propri atti a personale dipendente privo della
qualifica di “dirigente”. Il terremoto è stato sollevato dalla
dottoressa Maria Rosaria Randaccio ex Intendente di Finanza a Cagliari
(poi direttrice della Commissione Tributaria, in ultimo in forza al
Tesoro e all’assessorato regionale al Turismo), la quale avverte: le
cartelle di Equitalia e gli avvisi delle Agenzie delle Entrate sono
tutti nulli. Ciò deriva da una importante sentenza del TAR Lazio [1]. Il
Tribunale amministrativo ha stabilito che, all’interno delle Agenzie
delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non
ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli
e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia. La Randaccio ha da
poco presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti e
alla Avvocatura Generale e invita tutti i cittadini a ricorrere contro
questo vizio di nullità.
In pratica:
Secondo l’esposto
presentato dalla dott.ssa Randaccio, tutti gli accertamenti fatti da
Equitalia ma che provengono da ruoli trasmessi dalle Agenzie delle
Entrate, in quanto firmati da personale privo della qualifica di
dirigente, sono nulli all’origine, così come sono nulle tutte le
attività di Equitalia.
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