Siglato Accordo UNL
Siglato
l'accordo con il sindacato UNIONE NAZIONALE LAVORATORI.. Che si occupa
della tutela dei lavoratori della Polizia Penitenzia e Vigilanza Privata
ECCO
LA NOSTRA PRIMA BATTAGLIA IN COLLABORAZIONE CON IL SINDACATO AUTONOMO
UNL, CON CUI ABBIAMO STRETTO ACCORDO DI COLLABORAZIONE:
Prot.llo nr.0703/Rm.Sg
Roma Capitale 4 luglio 2013
Ministero Grazia e Giustizia
Dott.ssa Annamaria Cancellieri
E, per conoscenza
Ad Alleanza Tricolore
Presidente Dr. Riccardo Proietti
Oggetto: Carenza di personale della Polizia Penitenziaria e sovraffollamento.
Il sistema penitenziario nazionale da anni è costretto a subire gli
effetti delle gestioni centrali precedenti che determinano tuttora
penalizzanti condizioni operative per chi lavora nelle Regioni Italiane.
Il numero dei detenuti negli Istituti Penitenziari è in continuo
aumento e purtroppo la dotazione dell’organico del Corpo di Polizia
Penitenziaria non cresce di pari passo. La situazione è diventata
ingestibile ai danni del personale che non riesce a garantire la
governabilità degli istituti penitenziari della repubblica, questo
grazie alla cronica carenza dell’organico. Il deficit dell’organico ha
raggiunto la soglia del 30% (a livello nazionale) rispetto alla
previsione normative di qualche anno fa e soffermandomi ad analizzare la
Regioni Lazio, questa tocca una percentuale deficitaria che ha punte
del 40% o 50% sulla base della previsione tabellare. Le traduzioni di
detenuti vedono un rapporto detenuti/agenti impiegati di 5 a 3. Se a
tutto ciò aggiungiamo che la Regione Lazio ha anche il primato per la
peggiore qualità ed affidabilità del parco automezzi, quello che ne esce
è un quadro assolutamente negativo. Bisogna quindi intervenire al più
presto per assumere delle contromisure per aumentare la dotazione
organica degli Istituti Penitenziari del Lazio così come gli altri
istituti della repubblica. Bisogna salvaguardare la vita lavorativa di
tutto il personale della Polizia Penitenziaria costretto, molte volte,
ad effettuare turni massacranti e con elevate ore lavorative mal
retribuite. Poi ad aggravare il tutto il sovraffollamento delle carceri
Italiane. Bisogna quindi intervenire elaborare e proporre al Dap, al
Ministero della Giustizia al Governo e di concerto con il Ministero
degli Interni, quest’ultimo per il grande flusso migratorio di
clandestini, di trovare soluzioni immediate che tutelino allo stesso
tempo il personale penitenziario e l’ordine e sicurezza degli Istituti
,precisando inoltre che i temi in questione siano di primaria importanza
,sapendo che il sovraffollamento e la carenza di organico provoca
condizioni lavorative disumane riducendo di fatto in un contesto di
suicidi di agenti Penitenziari.
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