lunedì 29 luglio 2013

L'Italia è Italia non finirà MAI.....


Dicono che il nostro Paese è finito... ma non è assolutamente vero! Non è l'ITALIA ad essere finita... ma chi l'ha ridotta in questo stato! I politici che si sono susseguiti in questi anni, hanno pensato più ai loro interessi che a quelli del popolo! Come diceva, invece, un grande statista, spesso ricordato in modo fazioso e strumentale solo per alcuni aspetti legati ad un periodo storico difficile era esattamente il contrario:
"Una priorità della Stato è dare sussidio alle famiglie italiane in difficoltà. Noi non siamo parassiti del popolo, ma servitori di questo amato popolo!"
E' su questo principio che noi, ora, dobbiamo riprenderci la nostra dignità... la nostra storia... ma anche il nostro FUTURO! Uniti ce la possiamo fare!

Un Ringraziamento agli eroi a 4 zampe

Buongiorno a tutti! Oggi voglio ringraziare di cuore il mondo delle forze dell'ordine per il grande lavoro che svolgono, per pochi soldi, per garantire la sicurezza nelle nostre città e nel nostro Paese. Noi ci batteremo affinchè siano stanziati più fondi per loro! Un pensiero speciale, in particolare, per i nostri eroi a 4 zampe, su cui possiamo sempre contare! Non dimenticate mai che loro sono utilissimi... sui monti per ritrovare i dispersi... sulle spiagge per salvare chi rischia di affogare e... non solo... Perciò, ora che state partendo in vacanza, non abbandonateli... loro non lo farebbere mai! BY IL GUERRIERO

giovedì 4 luglio 2013

Siglato Accordo UNL

Siglato l'accordo con il sindacato UNIONE NAZIONALE LAVORATORI.. Che si occupa della tutela dei lavoratori della Polizia Penitenzia e Vigilanza Privata




ECCO LA NOSTRA PRIMA BATTAGLIA IN COLLABORAZIONE CON IL SINDACATO AUTONOMO UNL, CON CUI ABBIAMO STRETTO ACCORDO DI COLLABORAZIONE:

Prot.llo nr.0703/Rm.Sg

Roma Capitale 4 luglio 2013

Ministero Grazia e Giustizia
Dott.ssa Annamaria Cancellieri

E, per conoscenza

Ad Alleanza Tricolore
Presidente Dr. Riccardo Proietti

Oggetto: Carenza di personale della Polizia Penitenziaria e sovraffollamento.

Il sistema penitenziario nazionale da anni è costretto a subire gli effetti delle gestioni centrali precedenti che determinano tuttora penalizzanti condizioni operative per chi lavora nelle Regioni Italiane. Il numero dei detenuti negli Istituti Penitenziari è in continuo aumento e purtroppo la dotazione dell’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria non cresce di pari passo. La situazione è diventata ingestibile ai danni del personale che non riesce a garantire la governabilità degli istituti penitenziari della repubblica, questo grazie alla cronica carenza dell’organico. Il deficit dell’organico ha raggiunto la soglia del 30% (a livello nazionale) rispetto alla previsione normative di qualche anno fa e soffermandomi ad analizzare la Regioni Lazio, questa tocca una percentuale deficitaria che ha punte del 40% o 50% sulla base della previsione tabellare. Le traduzioni di detenuti vedono un rapporto detenuti/agenti impiegati di 5 a 3. Se a tutto ciò aggiungiamo che la Regione Lazio ha anche il primato per la peggiore qualità ed affidabilità del parco automezzi, quello che ne esce è un quadro assolutamente negativo. Bisogna quindi intervenire al più presto per assumere delle contromisure per aumentare la dotazione organica degli Istituti Penitenziari del Lazio così come gli altri istituti della repubblica. Bisogna salvaguardare la vita lavorativa di tutto il personale della Polizia Penitenziaria costretto, molte volte, ad effettuare turni massacranti e con elevate ore lavorative mal retribuite. Poi ad aggravare il tutto il sovraffollamento delle carceri Italiane. Bisogna quindi intervenire elaborare e proporre al Dap, al Ministero della Giustizia al Governo e di concerto con il Ministero degli Interni, quest’ultimo per il grande flusso migratorio di clandestini, di trovare soluzioni immediate che tutelino allo stesso tempo il personale penitenziario e l’ordine e sicurezza degli Istituti ,precisando inoltre che i temi in questione siano di primaria importanza ,sapendo che il sovraffollamento e la carenza di organico provoca condizioni lavorative disumane riducendo di fatto in un contesto di suicidi di agenti Penitenziari.